Foto e Fotto

Storia realmente accaduta, che mi ha portato nel tempo a valutare positivamente di essere un bull.

Una sera ero ad una riunione di politica e con un amico, cazzeggiando e parlando del più e del meno gli stavo facendo vedere delle foto di auto sul cellulare, cerchi, scarichi ecc, quando poi venni distratto e gli lasciai il cellulare per qualche minuto e quando lo ripresi vidi sul display che capeggiava una foto che avevo fatto ad una mia amica mentre mi succhiava il cazzo. Mario (nome di fantasia) mi chiese scusa e poi in un secondo momento mi disse: sono curioso e vorrei farti due domande, prego gli dissi.
1. ma Lei raffigurata non la tua donna, (già io pensavo che la successiva affermazione fosse di condividere la mia amica e invece di tuttaltro stimolo fu la domanda)
2. ma è grosso come dalla foto o è la tua amica che è piccola?

Beh ricevetti i complimenti per la mazza! sicuramente fecero piacere, cosi uscimmo per una birra. Ovviamente parlammo di sesso, Lui era direi molto interessato alla mia dotazione, alla resistenza, a quanto potevo durare sia nel rapporto orale che durante la scopata.

Non ricordo con quale scusa ma andammo verso una zona isolata, forse per fare una pisciata e cosi essendo fine estate, ci calammo i calzoni e aspettando lo scroscio di pipì, vedevo che mi guardava il cazzo. Lo guardai anch'io e a differenza mia che mi depilavo, lui era molto peloso e a stento vedevo il cazzo in mezzo al pelo.
Lo stimolo di pipì arrivò e presi a fare una bella pisciatina, poi trastullato un pò il cazzo, divenne barzotto. Quando lo stavo mettendo via, Mario mi disse se potevo menarmelo e farlo diventare duro, diciamo che ho avuto trascorsi in passato simili e la richiesta non era poi molto scandalosa, anche perchè ero incuriosito sul dove voleva andare a parare.
Cosi col cazzo duro prese in mano il cellulare e mi chiese se poteva, io pensavo che volesse fotografarmi, invece fece partire una chiamata su whatsup e chiamo una ragazza, io ero molto eccitato e mentre lui parlava, avevano un rapporto molto intimo.
Lui inquadrò il mio cazzo e lei gli disse di prenderlo in mano per capire la dimensione.
Così me lo impugnò e lei disse, "portalo a casa sono già bagnata"
Chiusa la telefonata, Mario mi disse che quella al telefono era sua moglie e che se volevo potevo scoparmela ma lui doveva essere presente, mentre parlava era ancora con le mani sul mio cazzo e mi stava segando.
"vuoi andare adesso dalla tua donna o vuoi continuare a segarmi il cazzo?"
ridemmo entrambi.
Andammo verso le auto e lo seguii.
La signora ci aspettava, aveva una maglietta attillata, prendemmo un caffè e poi Mario andò a cambiarsi, nel frattempo mi alzai e uscii il cazzo, lei era ancora seduta lasciò il caffè e lo prese in bocca subito.
Avrà avuto 30 anni, 3 figli, il seno un pò cadente ma in fatto di pompini aveva una gran esperienza, provai a metterglielo in gola più possibile e dopo i primi sforzi, riusciva a gestirlo molto bene.
Sapendo che il compagna era poco dotato, pensai che sicuramente faceva pompini da qualche parte.
Quando Mario arrivo era nudo, aveva il cazzo duro, fece alzare Maria senza fargli togliere il cazzo dalla bocca, la fece alzare china, gli tolse i pantaloncini e mi accorsi che era anche senza mutandine, lui si mise dietro di lei e prese a leccarle.
Poi Maria si stacco e girata di scatto gli disse, "no la fica è già gocciolante, leccami il culo"
"ma Maria il culo non me lo hai mai dato", "a te no, a lui si e me lo faccio anche riempire"
Mi guardò e mi disse, "me lo riempi vero?"

Viste le premesse, la serata fu l'inizio di una frequentazione assidua durata molto tempo, all'inizio Lui voleva sempre essere presente, poi però lei mi chiamava quando era in pausa pranzo e aveva un'oretta libera e io mi facevo trovare sempre pronto.

Diciamo che ero diventato il sostituto del suo uomo, le facevo bocca, fica e culo alla media di 3 volte a settimana, sempre sborrandole o in culo o in fica (di solito quando doveva avere il marchese, e il secondo shot sempre in bocca) Lei in compagnia di lui si faceva poi leccare il culo dalla sperma e lo baciava passandole la sborra, quella che non aveva ingoiato di solito.